Teologia spirituale fonfamentale

Centro Studi di Spiritualità
Centro Studi di Spiritualità

Teologia spirituale fonfamentale
Codice Insegnamento: CSS-18.1
Anno di corso: 1
Tipo di insegnamento: OBBLIGATORIO
Crediti: 6
Ore: 48
Lingua in cui viene erogato il corso: Italiano
Metodo di insegnamento: Didattica formale/lezioni frontali
Tipo di esame: Prova Orale

Indirizzi

Docenti

Obiettivo:

Il corso si propone di offrire gli elementi essenziali per elaborare una teologia spirituale a partire dall’esperienza della fede cristiana. Questo esige di mettere a fuoco alcune categorie fondamentali, come quelle di “spiritualità”, “esperienza”, “interiorità”, “mistica” ecc., che spesso vengono usate in modo generico, talvolta equivoco e riduttivo. Questo consente di indicare i criteri per la comprensione teologica dell’esperienza spirituale cristiana e di delineare i tratti dell’“uomo spirituale”.


Programma:

L’introduzione si incarica di recensire le molteplici forme del “desiderio di spiritualità” che contrassegna la cultura contemporanea, ma anche di segnalare la forte ambiguità che lo accompagna e che assegna al termine “spiritualità” i significati più vari.

Un primo modulo ricostruisce le principali tappe storiche che hanno portato la teologia spirituale a costituirsi come capitolo autonomo all’interno dell’enciclopedia teologica: la riflessione dei Padri sulla “lettura spirituale” della Bibbia; il dibattito medievale tra teologia monastica e teologia scolastica; il “divorzio” tra teologia e spiritualità nell’età moderna; il senso della distinzione tra “ascetica” e “mistica” e il porsi della “questione mistica” tra Otto e Novecento; la questione del rapporto tra spiritualità e psicologia; la nascita del trattato di Teologia spirituale nel XX secolo e i manuali contemporanei più diffusi. Chiude questa prima parte la presentazione di alcuni modi di articolare il rapporto tra la teologia spirituale e la storia della spiritualità.

Un secondo modulo si concentra sull’esperienza cristiana in quanto oggetto della Teologia spirituale. Dopo alcuni cenni ad autori significativi come J. Mouroux e H. Urs von Balthasar, si presenta soprattutto la proposta di G. Moioli, illustrandone l’impostazione metodologica e l’articolazione dei contenuti e le prospettive aperte per l’elaborazione del trattato di Teologia spirituale.

Un terzo modulo individua alcuni “temi cristiani maggiori” decisivi della vita spirituale, non dedotti da una teoria predeterminata ma ricavati dall’esperienza effettiva dei santi e dei maestri di spiritualità: la sequela di Gesù e la chiamata alla santità, la lettura spirituale della Parola di Dio, l’Eucaristia e la vita sacramentale, la preghiera, la Croce e il senso della sofferenza, il peccato la conversione e l’ascesi, la docilità allo Spirito e il discernimento spirituale, il senso della Chiesa, la testimonianza e la missione.


Avvertenze:

L’introduzione si incarica di recensire le molteplici forme del “desiderio di spiritualità” che contrassegna la cultura contemporanea, ma anche di segnalare la forte ambiguità che lo accompagna e che assegna al termine “spiritualità” i significati più vari.

Un primo modulo ricostruisce le principali tappe storiche che hanno portato la teologia spirituale a costituirsi come capitolo autonomo all’interno dell’enciclopedia teologica: la riflessione dei Padri sulla “lettura spirituale” della Bibbia; il dibattito medievale tra teologia monastica e teologia scolastica; il “divorzio” tra teologia e spiritualità nell’età moderna; il senso della distinzione tra “ascetica” e “mistica” e il porsi della “questione mistica” tra Otto e Novecento; la questione del rapporto tra spiritualità e psicologia; la nascita del trattato di Teologia spirituale nel XX secolo e i manuali contemporanei più diffusi. Chiude questa prima parte la presentazione di alcuni modi di articolare il rapporto tra la teologia spirituale e la storia della spiritualità.

Un secondo modulo si concentra sull’esperienza cristiana in quanto oggetto della Teologia spirituale. Dopo alcuni cenni ad autori significativi come J. Mouroux e H. Urs von Balthasar, si presenta soprattutto la proposta di G. Moioli, illustrandone l’impostazione metodologica e l’articolazione dei contenuti e le prospettive aperte per l’elaborazione del trattato di Teologia spirituale.

Un terzo modulo individua alcuni “temi cristiani maggiori” decisivi della vita spirituale, non dedotti da una teoria predeterminata ma ricavati dall’esperienza effettiva dei santi e dei maestri di spiritualità: la sequela di Gesù e la chiamata alla santità, la lettura spirituale della Parola di Dio, l’Eucaristia e la vita sacramentale, la preghiera, la Croce e il senso della sofferenza, il peccato la conversione e l’ascesi, la docilità allo Spirito e il discernimento spirituale, il senso della Chiesa, la testimonianza e la missione.


Bibliografia:

G. Moioli, L’esperienza spirituale. Lezioni introduttive, Glossa, Milano 1992; Id., Temi cristiani maggiori, Glossa, Milano 201810; E. Bolis, La prospettiva della Teologia Spirituale sulla Teologia Morale, in A. Fumagalli (ed.), Teologia Morale e Teologia Spirituale. Intersezioni e parallelismi, LAS, Roma 2014, 71-102; Id., La conformazione a Cristo, in L. Borriello – M.R. Del Genio – R. Ferrari (ed.), Camminate secondo lo Spirito, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2015, 69-93; Id., Storia e storie della spiritualità. Nodi teorici e prospettive di ricerca, «Teologia» 26 (2001) 213-237; Id., Le trasformazioni della santità nell’età moderna, in E. Bolis – R. Fornara – G. Lombarda – G. Trabucco, La santità, Litostampa Istituto Grafico, Bergamo 2010, 9-42; Id., La preghiera atto della fede e fede in atto. La “lezione” di santa Teresa d’Ávila, «Teologia» 30 (2005) 200-219.

condividi su