Storia della teologia contemporanea

FTIS – Istituzionale
Baccalaureato

Storia della teologia contemporanea
Codice Insegnamento: I-STTH03
Anno di corso: 5
Tipo di insegnamento: OBBLIGATORIO
Crediti: 3
Ore: 24
Lingua in cui viene erogato il corso: Italiano
Metodo di insegnamento: Lezioni frontali/Esercitazioni
Tipo di esame: Prova Orale

Indirizzi

Obiettivo:

Il corso intende introdurre alla teologia contemporanea a partire dall’intento fondamentale che la attraversa fin dalla svolta dialettica degli inizi del Novecento: far valere la storicità effettiva dell’iniziativa divina e dell’esperienza umana come la vera Cosa del Cristianesimo. Si metterà in evidenza come tale scoperta sia alla base dei diversi modelli di comprensione del sapere teologico che di volta in volta verranno elaborati e delle categorie ritenute decisive per pensare la relazione definitiva stabilita da Dio con l’uomo nella vicenda di Gesù.


Programma:

La trattazione si articola in tre parti corrispondenti a tre categorie centrali nel corso della teologia novecentesca: la rivelazione, la storia, la libertà. Tale successione non vuole semplicemente riprendere l’ordine cronologico della vicenda, ma fare emergere la questione teorica ad essa soggiacente.

La prima parte mette in luce il senso del svolta barthiana per lo statuto della teologia, il guadagno ad essa legato, ma anche gli interrogativi lasciati aperti: il ruolo della decisione umana rispetto all’iniziativa divina, la possibilità di un’ontologia linguistica che permetta di pensare insieme la differenza della rivelazione e l’atto interpretativo umano.

La seconda parte prende in esame la categoria della storia, ritenuta capace di superare il riferimento puramente positivistico alla rivelazione: come orizzonte comune dell’esperienza, come fondamento di una prassi emancipativa.

La parte conclusiva cerca nella categoria della libertà la possibilità di chiarificare le difficoltà delle due prospettive precedenti: essa consente di ripensare, da una parte, la storicità dell’iniziativa divina, il suo giungere a destinazione nell’atto del soggetto e, dall’altro, di cogliere l’autentica dinamica della prassi. In questo contesto vengono messi a tema i diversi approcci, maturati nel Novecento, alla questione della soggettività: l’approccio trascendentale; la fenomenologia con il suo intento di pensare la dinamica della soggettività a partire dalla storicità; il progetto cui fin dai suoi inizi anima la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di affermare la libertà come cifra sintetica della rivelazione cristiana.


Avvertenze:

La trattazione si articola in tre parti corrispondenti a tre categorie centrali nel corso della teologia novecentesca: la rivelazione, la storia, la libertà. Tale successione non vuole semplicemente riprendere l’ordine cronologico della vicenda, ma fare emergere la questione teorica ad essa soggiacente.

La prima parte mette in luce il senso del svolta barthiana per lo statuto della teologia, il guadagno ad essa legato, ma anche gli interrogativi lasciati aperti: il ruolo della decisione umana rispetto all’iniziativa divina, la possibilità di un’ontologia linguistica che permetta di pensare insieme la differenza della rivelazione e l’atto interpretativo umano.

La seconda parte prende in esame la categoria della storia, ritenuta capace di superare il riferimento puramente positivistico alla rivelazione: come orizzonte comune dell’esperienza, come fondamento di una prassi emancipativa.

La parte conclusiva cerca nella categoria della libertà la possibilità di chiarificare le difficoltà delle due prospettive precedenti: essa consente di ripensare, da una parte, la storicità dell’iniziativa divina, il suo giungere a destinazione nell’atto del soggetto e, dall’altro, di cogliere l’autentica dinamica della prassi. In questo contesto vengono messi a tema i diversi approcci, maturati nel Novecento, alla questione della soggettività: l’approccio trascendentale; la fenomenologia con il suo intento di pensare la dinamica della soggettività a partire dalla storicità; il progetto cui fin dai suoi inizi anima la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di affermare la libertà come cifra sintetica della rivelazione cristiana.


Bibliografia:

J. Moltmann (ed.), Le origini della teologia dialettica, Queriniana, Brescia 1976; Id., Esperienze di sapere teologico. Vie e forme della teologia cristiana, Queriniana, Brescia 2001; G. Angelini – S. Macchi (ed.), La teologia del Novecento. Momenti maggiori e questioni aperte, Glossa, Milano 2008; Antropologia e teologia: un ripensamento urgente, «Teologia» 34 (2009) 319-519; Gesù Cristo e l’uomo: il caso serio della libertà, «Teologia» 35 (2010) 323-504; Lineamenti di antropologia teologica: interpretazioni, «Teologia» 36 (2011) 315-520; D. Albarello et Alii, La fede. Dire Dio dicendo sé, Glossa, Milano 2015. 

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