Seminario di sistematica

FTIS – Istituzionale
Baccalaureato

Seminario di sistematica
Codice Insegnamento: I-SEMSIST
Anno di corso: 5
Tipo di insegnamento: OBBLIGATORIO
Crediti: 3
Ore: 24
Lingua in cui viene erogato il corso: Italiano
Metodo di insegnamento: Lezioni, Esercitazioni, Seminari
Tipo di esame: Prova scritta

Indirizzi

Obiettivo:

Hans Urs von Balthasar elabora la sua dottrina sulla salvezza a partire dalla situazione concreta dal dramma concreto della libertà ferita dal male. L’obiettivo è quello di evitare sia tutti quegli approcci che vanificano la questione riconducendo il male alla condizione inevitabile di cui semplicemente si tratta di prendere atto, sia quelle prospettive teologiche che pensano la salvezza in termini astratti e formali. Questo accade quando la salvezza realizzata nell’evento cristologico è fatta valere prescindendo dall’esperienza effettiva dell’uomo di fronte al male. Si evita tale rischio, per Balthasar, se la salvezza è compresa in prospettiva teodrammatica, ovvero come l’esporsi di Dio nella libertà concreta di Gesù al dramma del male, colto nella sua effettiva dinamica storica. La libertà finita trova così il proprio compimento non in un esito ottimistico della storia, ma in quell’evento che la rimanda pienamente a se stessa e alla propria vicenda temporale.


Programma:

Il corso mette a tema la riflessione balthasariana sulla salvezza come esempio significativo dell’istanza del Novecento teologico: pensare l’evento cristologico come l’accadere della concretezza della libertà divina in rapporto alla concretezza della libertà umana. Per Balthasar la vicenda in cui Dio e l’uomo sono coinvolti consente di dare consistenza reale all’evento salvifico che non è compreso facendo astrazione dalla dinamica temporale della libertà. La prospettiva balthasariana verrà analizzata e verificata criticamente innanzitutto in alcune parti del III vol. della Teodrammatica in cui si elabora una Cristologia di Gesù, a partire quindi dalla temporalità effettiva della libertà di Gesù in rapporto al Padre. Tale approccio alla figura di Gesù è il presupposto della riflessione balthasariana sull’evento salvifico presente nel IV vol., L’azione, in cui la libertà concreta di Gesù consente un approccio al dramma della libertà ferita dal male. Balthasar non intende pensare il rapporto tra vicenda cristologica e libertà finita in termini deduttivistici, ma, al contrario, mostrare come la prima rinvii la seconda all’irriducibilità imprevedibile della propria dinamica. Nel corso verificheremo la riuscita effettiva del progetto mettendo a tema la visione balthasariana della libertà con l’ambivalenza che la caratterizza: da un lato si ha l’attenzione di farne emergere l’irriducibile storicità, ma, dall’altro, la dinamica paradossale che la caratterizza rischia eliminare la sua effettiva consistenza.


Avvertenze:

Il corso mette a tema la riflessione balthasariana sulla salvezza come esempio significativo dell’istanza del Novecento teologico: pensare l’evento cristologico come l’accadere della concretezza della libertà divina in rapporto alla concretezza della libertà umana. Per Balthasar la vicenda in cui Dio e l’uomo sono coinvolti consente di dare consistenza reale all’evento salvifico che non è compreso facendo astrazione dalla dinamica temporale della libertà. La prospettiva balthasariana verrà analizzata e verificata criticamente innanzitutto in alcune parti del III vol. della Teodrammatica in cui si elabora una Cristologia di Gesù, a partire quindi dalla temporalità effettiva della libertà di Gesù in rapporto al Padre. Tale approccio alla figura di Gesù è il presupposto della riflessione balthasariana sull’evento salvifico presente nel IV vol., L’azione, in cui la libertà concreta di Gesù consente un approccio al dramma della libertà ferita dal male. Balthasar non intende pensare il rapporto tra vicenda cristologica e libertà finita in termini deduttivistici, ma, al contrario, mostrare come la prima rinvii la seconda all’irriducibilità imprevedibile della propria dinamica. Nel corso verificheremo la riuscita effettiva del progetto mettendo a tema la visione balthasariana della libertà con l’ambivalenza che la caratterizza: da un lato si ha l’attenzione di farne emergere l’irriducibile storicità, ma, dall’altro, la dinamica paradossale che la caratterizza rischia eliminare la sua effettiva consistenza.


Bibliografia:

H.U. von Balthasar, Teodrammatica. Vol. 3. Le persone del dramma: l’uomo in Cristo, Jaca Book, Milano 1983; Id., Teodrammatica. Vol. 4. L’Azione, Jaca Book, Milano 1986; Id., Homo creatus est, Jaca Book, Milano 2010; Id., La domanda di Dio dell’uomo contemporaneo, Queriniana, Brescia 2013; S. Petrosino – S. Ubbiali (ed.), Il male. Un dialogo tra filosofia e teologia, Glossa, Milano 2014; M. Bergamaschi, Performance divino-umana. La concettualità del drammatico nella proposta teologica di H.U. von Balthasar, Mimesis, Milano-Udine 2015.

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