Teologia morale fondamentale – II: «Da oltre un secolo il tema “Humanae Vitae”: epistemologia teologico-morale e normativa ecclesiale»

Il corso mira a fornire allo studente gli strumenti concettuali necessari per orientare la riflessione critica in una materia tanto complessa storicamente, culturalmente e teologicamente quale quella trattata dall’enciclica paolina. È ovvio che ciò risulta importante anche in rapporto ad altre tematiche riguardanti non solo sessualità, matrimonio e famiglia, ma l’intera ricerca di morale fondamentale: azione, passione, libertà, ecc. Sullo sfondo sta la discussa impostazione di questa appunto, ma anche le problematiche relative all’esercizio del magistero “morale”.

Programma:

Si studiano i principali interventi magisteriali a partire dalla fine del secolo XIX, attraverso Casti Connubii, Gaudium et Spes, Humanae Vitae, Familiaris Consortio, Veritatis Splendor, fino ad arrivare ad Amoris Laetitia, con l’intento di far emergere la norma morale proposta e il suo senso nel contesto teologico. Si noterà anche l’evoluzione contestuale della ricerca teologica e dell’insegnamento magisteriale, e l’affinamento e l’arricchimento delle prospettive teoriche via via elaborate dalla morale fondamentale. Particolare rilievo sarà dato agli interventi di conferenze episcopali e di singoli vescovi in occasione della pubblicazione dell’enciclica. Ne risultano prospettive rilevanti sotto il profilo di altri capitoli della morale (ad esempio la cosiddetta bioetica), della morale teologica, e dell’intera teologia, dalla Scrittura alla teologia fondamentale, non esclusa la spiritualità familiare. Non diversamente si sviluppa la ricerca sui modi dell’esercizio del magistero (non solo “morale”), esso pure coinvolto in ampliamenti e differenziazioni, che compongono un quadro assai vario, e sotto alcuni aspetti ancora in via di precisazione e definizione. Così la problematica di Humanae Vitae risulta significativa di un metodo teologico morale complessivo.

Avvertenze:

Si studiano i principali interventi magisteriali a partire dalla fine del secolo XIX, attraverso Casti Connubii, Gaudium et Spes, Humanae Vitae, Familiaris Consortio, Veritatis Splendor, fino ad arrivare ad Amoris Laetitia, con l’intento di far emergere la norma morale proposta e il suo senso nel contesto teologico. Si noterà anche l’evoluzione contestuale della ricerca teologica e dell’insegnamento magisteriale, e l’affinamento e l’arricchimento delle prospettive teoriche via via elaborate dalla morale fondamentale. Particolare rilievo sarà dato agli interventi di conferenze episcopali e di singoli vescovi in occasione della pubblicazione dell’enciclica. Ne risultano prospettive rilevanti sotto il profilo di altri capitoli della morale (ad esempio la cosiddetta bioetica), della morale teologica, e dell’intera teologia, dalla Scrittura alla teologia fondamentale, non esclusa la spiritualità familiare. Non diversamente si sviluppa la ricerca sui modi dell’esercizio del magistero (non solo “morale”), esso pure coinvolto in ampliamenti e differenziazioni, che compongono un quadro assai vario, e sotto alcuni aspetti ancora in via di precisazione e definizione. Così la problematica di Humanae Vitae risulta significativa di un metodo teologico morale complessivo.

Bibliografia:

Lettere Pastorali 1968-1969, Magistero episcopale, Verona 1970, pp. 2228; A. Bonandi, Il magistero morale secondo la teologia recente, «La Scuola Cattolica» 127 (1999) 735-789; Id., L’autocomprensione del magistero morale, Ivi 128 (2000) 365-415; J. Declerck, La réaction du Cardinal Suenens et de l’épiscopat belge à l’encyclique Humanae Vitae, Chronique d’une déclaration, «Ephemerides Theologicae Lovanienses» 84 (2008) 1-68.