Introduzione alla filosofia contemporanea

FTIS – Istituzionale
Baccalaureato

Introduzione alla filosofia contemporanea
Codice Insegnamento: I-FIL02
Anno di corso: 1
Tipo di insegnamento: OBBLIGATORIO
Crediti: 6
Ore: 48
Lingua in cui viene erogato il corso: Italiano
Metodo di insegnamento: Didattica formale/lezioni frontali
Tipo di esame: Prova Orale

Indirizzi

Docenti

Obiettivo:

Il corso persegue il raggiungimento dei seguenti obiettivi: la capacità di riflessione razionale sul reale come totalità, sull’esperienza umana e sulle condizioni e forme del sapere e dell’agire umano; la conoscenza dei metodi e dei percorsi di ricerca, emersi nei vari momenti della storia, mostrandone continuità e rotture; l’attitudine critica nei confronti delle conoscenze, idee, credenze; la capacità critica per elaborare una interpretazione della complessità del presente; la conoscenza delle principali teorie filosofiche e gli autori presentati; l’uso con proprietà del lessico e delle categorie essenziali della tradizione filosofica; la lettura di testi filosofici (antologici o integrali), individuandone la tipologia, le idee centrali, il procedimento logico-argomentativo e l’intenzione sottesa, le tesi argomentate e quelle solo enunciate, i riferimenti storici e filosofici.


Programma:

Verranno presi in esame i seguenti contenuti: il rapporto tra verità e storia nella sintesi di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il pensiero “teologico” dell’idealismo. La scoperta della corporeità e della volontà: Arthur Schopenhauer. La rottura della sintesi hegeliana in Søren Kierkegaard. I “maestri del sospetto”: Karl Marx, Friedrich Nietzsche e Sigmund Freud e le loro riprese nel Novecento (il neomarxismo e le scuole psicoanalitiche con particolare attenzione all’interpretazione lacaniana della psicoanalisi). Lo “sguardo” della fenomenologia. Edmund Husserl: la Crisi e le idee portanti della fenomenologia. Martin Heidegger: ontologia e temporalità; la comprensione della finitezza, il pensiero della “svolta”. L’ermeneutica di Hans-Georg Gadamer. L’esistenzialismo: Jean-Paul Sartre. Le vie della fenomenologia: Maurice Merleau-Ponty, Paul Ricœur, Emmanuel Lévinas, Jean-Luc Marion, Marc Richir. La filosofia del linguaggio: Ludwig Wittgenstein. Gli scenari del postmoderno: Jean Francois Lyotard, Jürgen Habermas, Jacques Derrida, Gilles Deleuze, Gianni Vattimo e il “pensiero debole”. Max Picard. Luigi Pareyson.
Le questioni teoriche privilegiate sono quelle di “raccordo” con il pensare teologico ed emergenti dal confronto con gli autori principali del dibattito novecentesco (la fenomenologia in primis con tutte le sue “eresie”, l’ermeneutica, il pensiero pragmatico, il postmoderno, la psicoanalisi).
In particolare: la questione della nominazione di Dio; la collocazione del soggetto; lo scenario della postmodernità; i temi “nuovi” della contemporaneità (corporeità, alterità, intersoggettività, passività, finitezza); lo spazio di reciproca definizione di filosofia e teologia negli autori trattati (Husserl, Heidegger, Ricœur, Gadamer).
 


Avvertenze:

Verranno presi in esame i seguenti contenuti: il rapporto tra verità e storia nella sintesi di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il pensiero “teologico” dell’idealismo. La scoperta della corporeità e della volontà: Arthur Schopenhauer. La rottura della sintesi hegeliana in Søren Kierkegaard. I “maestri del sospetto”: Karl Marx, Friedrich Nietzsche e Sigmund Freud e le loro riprese nel Novecento (il neomarxismo e le scuole psicoanalitiche con particolare attenzione all’interpretazione lacaniana della psicoanalisi). Lo “sguardo” della fenomenologia. Edmund Husserl: la Crisi e le idee portanti della fenomenologia. Martin Heidegger: ontologia e temporalità; la comprensione della finitezza, il pensiero della “svolta”. L’ermeneutica di Hans-Georg Gadamer. L’esistenzialismo: Jean-Paul Sartre. Le vie della fenomenologia: Maurice Merleau-Ponty, Paul Ricœur, Emmanuel Lévinas, Jean-Luc Marion, Marc Richir. La filosofia del linguaggio: Ludwig Wittgenstein. Gli scenari del postmoderno: Jean Francois Lyotard, Jürgen Habermas, Jacques Derrida, Gilles Deleuze, Gianni Vattimo e il “pensiero debole”. Max Picard. Luigi Pareyson.
Le questioni teoriche privilegiate sono quelle di “raccordo” con il pensare teologico ed emergenti dal confronto con gli autori principali del dibattito novecentesco (la fenomenologia in primis con tutte le sue “eresie”, l’ermeneutica, il pensiero pragmatico, il postmoderno, la psicoanalisi).
In particolare: la questione della nominazione di Dio; la collocazione del soggetto; lo scenario della postmodernità; i temi “nuovi” della contemporaneità (corporeità, alterità, intersoggettività, passività, finitezza); lo spazio di reciproca definizione di filosofia e teologia negli autori trattati (Husserl, Heidegger, Ricœur, Gadamer).
 


Bibliografia:

Giovanni Fornero e Salvatore Tassinari, Le filosofie del Novecento, Bruno Mondadori Editore, Milano 2002; Franca D’Agostini, Analitici e continentali Guida alla filosofia degli ultimi trent’anni, Raffaello Cortina, Milano 1997; F. Cioffi – F. Gallo – G. Luppi – A. Vigorelli – E. Zanette, Il testo filosofico, Bruno Mondadori, Milano 1993; J. Hersch, La storia della filosofia come stupore, Bruno Mondadori, Milano 2002, G. Angelini-S. Macchi (ed.), La teologia del novecento: Momenti maggiori e questioni aperte, Glossa, Milano 2008.

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